Chanel n 5: la fine di un mito
Karl, ascolta.... solo una domanda, solo due semplici sillabe: PER-CHE'?

Ma per tutto il resto, caro Karl, non posso perdonarti.
Hai dato in mano la grafica della campagna stampa ad un personaggio, presumo mentalmente infermo, il quale deve aver piratato in un giorno di noia la prima versione di photoshop raccattata sul web e hai lasciato che costui, in uno stato di evidente incoscienza, appiccicasse lo still life dell'ormai defunto profumo affianco al faccione di Brad, concentrato a sedurre non troppo convinto qualcuno laggiù, si, proprio verso l'orizzonte... Non contento, hai altresì permesso al criminale di buttare sullo sfondo l'orrida scrittina bianca, seguendo la legge del caso (di cane).
Come hai potuto poi- dimmelo ti prego- anche solo pensare di ricucire addosso al (fin ora) compagno della Jolie, l'immagine dell'ormonato protagonista di ''Vento di Passioni''? Pensavi forse di trovarti sul set de ''Il clamoroso caso di Benjamin Button''?
Accettiamolo ragazzi, s'invecchia, anche Brad è invecchiato e, prima del tuo ingaggio, stava pure invecchiando bene!
Abbandonata, infatti, senza troppi rimorsi l'allure sfacciata del giovane tamarro muscolato e spettinato a sufficienza, Brad si costruisce nel tempo un' immagine più adulta e sofisticata, meno ''ruspante'' ma altrettanto convincente, seguendo il corso naturale della vita e le orme del saggio collega Clooney.
Dello spot pubblicitario, in cui l'attore butta ''ar secchio'' un curriculum ed una reputazione di tutto rispetto, non voglio nemmeno parlare e, di rimando all'orrida scrittina di cui sopra, chiudo questo mio indignato scritto, con un quesito:
siamo sicuri che tutto ciò era davvero ''INEVITABILE''?
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