GENESI

16:08 0 Comments

Dio creo' l'uomo e dalla  costola del minorato prese forma la donna, creatura più evoluta, fisicamente priva del antiestetica appendice maschile e perciò' dotata di un intelletto.
L'uomo dapprima si nutrì di caccia e raccolta; nei secoli diventò poi agricoltore, panettiere ed imprenditore.
L'essere umano uso' il suo ingegno per inventare la ruota e la scrittura, la Mini Cabrio e l'I-book;
Passo' dal condurre un esistenza nomade e solo più tardi sedentaria, al praticare una vita di semi immobilità, sviluppando però un agilità' manual-digitale di straordinaria portata, con l'arrivo del famoso Nokia  3210, l'avvento Dell'' e-commerce e la scoperta di  You-porn.
Grazie ad un personaggio appartenente alla specie nerdiana, tale Zuckenberg, l'uomo, finora frequentatore occasionale di chat ed altri luoghi cibernetici di corteggiamento ed aggregazione, giunge ad un livello di avatarismo professionale, spendendo sino al 70% delle sue giornate "loggato" sul famoso social network, conosciuto col nome di Facebook.
E da allora fu il caos:
Grazie alla possibilita' concessa senza limite  alle masse di esprimere il proprio "io", almeno tre quarti della popolazione facebookiana si senti' legittimata ad autoproclamarsi fotografo o modello e nel peggiore dei casi, entrambe le cose.
Migliaia di immagini di dubbio gusto iniziarono ad invadere il wall pubblico;
nel caso dello "pseudo-modello home working"   trattasi d'autore d'opere riconoscibili dalla presenza di tre caratteri tipici:
Modalità: autoscatto
Punto di ripresa: preferibilmente, ma non necessariamente dall' alto (tale tratto distintivo e' maggiormente presente negli esemplari di genere femminile, perche' distorce la realtà' e dona a tutte  tette giganti e pance piattissime).
Sfondo: bagno, sia esso di casa, discoteca, palestra o camera da letto propria o di amici

Il soggetto non percepisce denaro per le sue performance, ma gode di un innalzamento Dell' autostima proporzionale al numero di "Likes" ottenuti dal postamento pressoché seriale dei suoi self shots.
Nel caso  di "pseudo-modelli allopompati (questa e' difficile, lo so) le opere sono effettuate da fotografari improvvisati, SU COMMISSIONE, ovvero il soggetto ripreso non solo non percepisce pecunia, ma ne cede in cambio di una montagnetta di pixel poco piacevoli alla vista altrui.

Solitamente questo particolare tipo di "pseudo modello" si evolve nella variante di terzo grado:
Ragazze e ragazzi, sulla cui bacheca troneggia la dicitura "lavoro:modella/o " solitamente studenti o disoccupati, che realizzano shooting con cadenza settimanale, fieri di posare davanti all'obiettivo di fruttivendoli reflex-dotati.
Nel caso specifico, il soggetto può arrivare a percepire anche la somma di euro 50, qualora sul set non sia utilizzata biancheria intima.

















xoxo belli e belle

NB: Chiedo ai soggetti, casualmente pescati  sul web, di non inalberarsi più dl necessario ma di prenderlo come un ironico omaggio ;-)

Vostra MMM

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Chanel n 5: la fine di un mito

22:27 0 Comments

Karl, ascolta.... solo una domanda, solo due semplici sillabe: PER-CHE'?
Hai scelto Brad Pitt come volto della fragranza femminile più blasonata al mondo e mi sta bene (non che ti sia inventato nulla di nuovo, dato che solo l'anno prima Irina Sheyk- benedetto il suo chirurgo- prestava l'immagine alla collezione maschile firmata intimissimi).
Ma per tutto il resto, caro Karl, non posso perdonarti.
Hai dato in mano la grafica della campagna stampa ad un personaggio, presumo mentalmente infermo, il quale  deve aver piratato in un giorno di noia la prima  versione di photoshop raccattata sul web e hai lasciato che costui, in uno stato di evidente incoscienza, appiccicasse lo still life dell'ormai defunto profumo affianco al faccione di Brad, concentrato a sedurre non troppo convinto qualcuno laggiù, si, proprio verso l'orizzonte... Non contento, hai altresì  permesso al criminale di buttare sullo sfondo l'orrida scrittina bianca, seguendo la legge del caso (di cane).
Come hai potuto poi- dimmelo ti prego- anche solo pensare di ricucire addosso al (fin ora) compagno della Jolie, l'immagine dell'ormonato protagonista di ''Vento di Passioni''? Pensavi forse di trovarti sul set de ''Il clamoroso caso di Benjamin Button''?
Accettiamolo ragazzi, s'invecchia, anche Brad è invecchiato e, prima del tuo ingaggio, stava pure invecchiando bene!

Abbandonata, infatti, senza troppi rimorsi l'allure sfacciata del giovane tamarro muscolato e spettinato a sufficienza, Brad si costruisce nel tempo un' immagine più adulta e sofisticata, meno ''ruspante'' ma altrettanto convincente, seguendo il corso naturale della vita e le orme del saggio collega Clooney.
Dello spot pubblicitario, in cui l'attore butta ''ar secchio'' un curriculum ed una reputazione di tutto rispetto, non voglio nemmeno parlare e,  di rimando all'orrida scrittina di cui sopra, chiudo questo mio indignato scritto, con un quesito:
siamo sicuri che tutto ciò era davvero ''INEVITABILE''?







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Cara Carla, MA COME TI VESTI?

21:33 5 Comments

Buonasera carissime e carissimi,
come ve la passate?
Io, al solito, giro come una trottola ed ho quindi i neuroni un po' sheckerati, per il resto tutto bene.
All'ordine del giorno, un' importante discussione sulla bionda metà dell'amatissima coppia di un noto programma Sky.
La vediamo qui a lato, mentre sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi ''stock'' accanto ad Enzo, uomo (?) adorabile, il cui look ne' oggi ne' mai verrà criticato, perchè è chiaro che quando la natura ti dota di orecchie satellitari, fisico da stecco del ghiacciolo e un musetto sorcino, la licenza di addobbarsi come meglio si crede, è sacrosanta e benedetta. Ci mancherebbe.
Cara Carla, come usa chiamarti spesso e volentieri il tuo gaio collega, è giunto il momento che qualcuno chieda a te ''ma come ti vesti?''  e ti riporti sulla retta via.
Possiamo vedere qui 3 fra i suoi look meno riusciti, contenenti in loro i crimini di stile commessi più frequentemente dalla nostra Gozzi (ebbene si, Carla ha un cognome).
Purtroppo del primo outfit, non ho trovato un'immagine a figura intera ed è un vero peccato perchè questo è stata in assoluto la peggiore mossa di Carla, partendo dai capelli, acconciati di lato e tutti arruffati, presumibilmente per ottenere più volume dalla sua chioma, e assumendo invece  le sembianze di un barboncino caduto nella candeggina.
Un consiglio prezioso che mi sento di darti, è evitare le coiffate sbarazzine: non voglio essere perfida, dio me scampi, -come diceva mia nonna- ma  hai festeggiato il trentacinquesimo compleanno verosimilmente almeno una decina di volte, quindi meglio puntare sul semplice quando si arriva ad essere un po'... agée, ecco.
L'abito a palloncino monospalla  perde completamente la sua ragion d'essere addosso alla nostra esperta di look, alta circa un  metro e sessanta lordi e appare  su di lei come un sacco informe e depresso.
Lo stesso problema di incompatibilità  tra le misure del capo indossato e quelle di Carla, si evidenzia nella seconda foto, in cui la platinata conduttrice ritenta l'impossibile con un maxidress quadribottonato, che ad occhio e croce è stato studiato per una ragazza anoressica sedicenne, alta circa 30 centimentri in più di lei  ed abituale consumatrice di cocaina; un indossatrice, esatto.
Nell'ultimo scatto la vediamo in uno dei suoi mood preferiti: la nonna anni 50; Carla sferra il primo colpo al suo look, scegliendo un abito con stampa floreale all over, lunghezza sotto al ginocchio, stretto in vita naturale con gonna ampia, corredato da castigatissimo colletto in stile Minnie e fa Harakiri abbinandovi un paio di scarpine a punta con tacco basso e superba applicazione fru fru.
Allora,  Cara Carla, ora che abbiamo esaminato i tuoi look da trasmissione, è arrivao il momento del ''MAI PIU' CON'':
-Capelli pettinati da Barbie con le scalmane
-Abiti couture, nati per morire in passerella
-Accostamenti monocorda sul tema ''tenera vecchina'' che farebbero tirare indietro anche il buon , Trentalance.

Ma dopo aver bastonato la CarlaCarla, è doveroso da parte mia, porre lei dei ringraziamenti speciali; grazie Carla, perchè senza di te il mio vocabolario  non si sarebbe mai arricchito al punto da conoscere almeno tre nomi per definire un bracciale, non saprei che questo colore è un pink e non un semplice rosa, ignorerei  l'esistenza del termine torchon e sarei  all'oscuro del significato di ''shabby chic''.

Un bacio cari,
...che il buon gusto sia con voi e con Carla d'or in poi (sempre abbastanza imbarazzata da me stessa quando chiudo con queste simpatiche rime)

xoxoxoxoxxo
MMM


 









5 commenti:

RESET...

21:49 1 Comments

Non me ne voglia Vasco, ma io non li odio affatto i lunedi'.
Lunedì  e' l'inizio della settimana e io sono decisamente una fan degli inizi: il primo giorno dell'anno, il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro, il primo e spesso ultimo giorno di dieta... Tutti momenti perfetti per lasciarsi alle spalle le brutture passate, dare un bel colpo di spugna e andare oltre. 
Accortami di necessitare spesso di un "re-start", ho deciso da un po di tempo, che non e' indispensabile aspettare  il 31 dicembre per  cliccare sul provvidenziale tasto "ricomincia",  ogni giorno e'  quello buono e basta davvero poco a dare il "la". Possono essere un paio di scarpe nuove, col tacco, per non partire col piede sbagliato, la telefonata di un amico che non sentivamo da un po', una proposta di lavoro o anche una sgradevole botta ricevuta dalla vita, a farci capire che e' ora di cambiare rotta. Guardate questo blog, come da titolo- e' nato con l'intento di occuparsi prettamente di estetica- e cresce ora nella rete quasi come un diario, in cui mi sento di condividere con i miei lettori piu' di quanto credessi. 
La verità e' che questo per me e' senza dubbio l'anno dei cambiamenti, l'anno in cui mettersi in gioco totalmente, senza lasciarsi frenare dalla paura di sbagliare, di non farcela, pur sentendo la sua stupida vocina ciarlare ogni sera, con la speranza di farmi tornare indietro, per aggrapparmi a qualche piccola, insipida certezza. 
In tutta sincerita' pero', probabilmente queste parole non sono per voi, sono per me...  Non voglio fermarmi e ho bisogno di sapere che ci credo in quello che dico e- come si dice- verba volant, scripta manent. E forse anche per questo, nonostante la determinazione, non mi sento di dare qui ed ora un nome  ai grandi sogni per cui sto lottando... 
E' chiaro che tremo  solo all' idea di ritrovare, nero su bianco, piani andati in fumo, trasformati in delusioni dal sapore tuttaltro che dolce. 
Ma sappiate che sto affrontando una sfida, una vera sfida, di quelle che quando ne parli, il tuo interlocutore non riesce a trattenere un sorrisino di scherno od un' espressione titubante. 
Sono sicura che molti di voi si trovano nella stessa situazione o almeno, vi diro', lo spero tanto, perché vivere sapendo già cosa ci accadrà dalla culla fino alla tomba, beh, non lo augurerei a nessuno

La lista  dei propositi per il 2013 pero' la rimando al primo gennaio, perche' va bene tutto, ma alcuni riti sono sacri, ecchecavolo. 
Un bacione dalla vostra plurischizofrenica 
MMM 

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